lunedì 18 maggio 2015

#milano#aldonove#l'espresso



Milano

Tra gli articoli di oggi che ho letto sull'Espresso,trovo piacevolmente un articolo di Aldo Nove, scrittore nato a Viggiù,piccolo paese vicino alla Svizzera.

Mi hanno colpito particolarmente un pensiero dell'autore:
La questione è comunicare,la lingua che si usa per farlo è irrilevante.
Vero, sono daccordo, noi tutti usiamo molteplici mezzi di comunicazione, anche interagendo linguisticamenteci esprimiamo con modi diversi,ognuno di noi personalizza il proprio idioma,pur parlando la stessa lingua.
I toni, la gestualità,gli spazi, rendono i discorsi personali e soggettivi,quindi non solo a volte la questione è comunicare, bensì farsi anche capire.

Fine della parentesi.
Tornando all'autore in questione, l'articolo dell'Espresso si intotola: Milano è bellissima ma non diteglielo.

http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/05/11/news/milano-e-bellissima-ma-non-diteglielo-1.211817

Non vi farò il riassunto,leggetelo,se vi va,è bello,a me è piaciuto un sacco.

Milano lè semper Milan..dicono.

Una città che a nominarla,a volte,suscita reazioni retoriche,la città fredda,algida e modaiola, una città sempre di fretta,i palazzi anni 70 che si affacciano sulla tangenziale.

Sei arrivato a Milano se passi la Star,quello è il segnale, si faceva sempre da bambini,"ecco siamo arrivati",non è vero nulla,manca ancora un botto di strada.

Milano mi fa ricordare ogni volta,quando esco dalla metro in Duomo,quanto odio i piccioni.
Esci dalla metro e badabammmm, il Duomo, maestoso, con la Madonnina,adesso che è stata restaurata la facciata,quando c'è il sole è uno spettacolo, risplende, e sembra ancora più immenso.
La coda perenne davanti a Palazzo Reale.
Non è mai successo nella mia vita, di andare a vedere una mostra,senza prenotare,
Palazzo reale mi nega sempre la spontaneità del momento.

E poi il ristorante cinese,caratteristico e sempre affollato di turisti  cinesi, é sempre lo stesso, ci vado da anni,
vicino al Duomo e al Castello Sforzesco,in una via laterale, fuori da i locali di Via Dante,dove due spritz li paghi 20 euro con ciotola di patatine.
Milano è l'eccesso,Via Montenapoleone con i suoi negozi a volte troppo ridondanti,il lusso sfacciato e sempre un po' sopra le righe.
I panzerotti di Luini.
Milano è anche Enzo Jannacci,Gaber,Dario Fo e tutti quelli che hanno descritto con la loro musica e arte,
una Milano con le sue debolezze,una Milano operaia e con le fabbriche,perchè a Milano si produce, Milano non è solo da bere.

(By Tatola)




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